mercoledì 12 ottobre 2011

CAMBIAMO L'EUROPA, CAMBIAMO L'ITALIA - PEOPLE OF EUROPE, RISE UP!

Sabato 15 ottobre ROMA - ore 14 da Piazza della Repubblica a P.za S. Giovanni
La giornata del 15 ottobre vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo, contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia compiuta, con le politiche anticrisi, a difesa dei profitti e della speculazione finanziaria. Le persone non sono un debito. Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone che hanno dato vita al Coordinamento 15 ottobre . Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo continua ad avvicinare. Vogliamo un’altra economia, un’altra società e una democrazia vera.
Il Coordinamento 15 ottobre si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni. Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti. Ci impegniamo insieme a costruire una manifestazione partecipata, pacifica, inclusiva, plurale e di massa, il cui obiettivo è raccogliere e dare massimo spazio alla opposizione popolare, alle lotte e alle pratiche alternative diffuse nel nostro paese.
La manifestazione partirà alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arriverà a Piazza San Giovanni. Sarà una tappa della ripresa di spazio pubblico di mobilitazione permanente, come si sta realizzando in tutta Europa e nel Mediterraneo, che è necessario mettere in campo per cambiare l’Italia e il nostro continente.Invitiamo i cittadini e le cittadine, nativi e migranti, le lavoratrici e i lavoratori, i soggetti organizzati, i gruppi, le reti formali e informali a partecipare attivamente al 15 ottobre, a coinvolgere le proprie comunità, a organizzare la partecipazione al corteo di Roma.Il Coordinamento 15 ottobre invita a costruire in tutto il territorio la partecipazione italiana alla giornata europea e internazionale "UNITED FOR GLOBAL CHANGE" e a convergere nella giornata nazionale di mobilitazione a Roma.
Confederazione Cobas - Cobas Asl Rm/D

Miracolo alla Asl Rm/D…

Presso la ASL Roma D sono stati pubblicati in data, 10 Ottobre 2011, n°3 bandi, guarda caso firmati, come i precedenti, il 29 Settembre scorso dal Direttore Generale, Prof. Romano, riguardanti:
4 posti di Collaboratore Professionale Sanitario - Infermiere; n° 7 posti di Collaboratore Professionale Sanitario -Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente e Luoghi di lavoro; n° 1 posto di Collaboratore Professionale Sanitario - Tecnico di Laboratorio Biomedico.
Ora, per magia, spuntano anche i Tecnici della Prevenzione e, udite, udite.....gli infermieri...!!!
Forse dal 29 settembre alla data di pubblicazione del 10 ottobre, tali bandi, si erano persi per strada?........ O, invece, con questa veloce rincorsa, si pensa di coprire con una toppa, a seguito della nota ( 7/10/2011 Prot. n° 92806) di segnalazione di questa O.S., sugli incarichi e consulenze e alla stessa presa di posizione della R.S.U., una falla come quella di fare selezioni a “proprio uso e consumo” con fondi del Dipartimento di Prevenzione derivanti, oltre che dalle prestazioni dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione (SPRESAL, il SISP, il SIAN ) dalle sanzioni dovute a violazioni e inosservanze delle leggi (D.Lgs 758/94- D.Lgs 81/2008 ) in materia di Igiene, Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro, considerandoli di natura privatistica?
Ma l’utilizzo di questi fondi non deve essere, come previsto dalle vigenti normative (D.Lgs 758/94 - D.Lgs 81/2008) finalizzato prioritariamente al potenziamento e allo sviluppo delle attività specifiche in materia di Igiene, Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto attraverso l’adeguamento di quelle Risorse Umane e Professionali “realmente necessarie” ( v. Ispettori e Tecnici della Prevenzione )?
E cosa c’entrano, e con quale priorità, sono state individuate alcune figure professionali oggetto di tali avvisi?
E, a proposito di Incarichi e Consulenze, come la mettiamo con quelli prorogati con largo anticipo ( settembre 2011 ) sino al 2013 di n°3 professionisti (v. nota Cobas del 22/09/2011 - Prot. Asl Rm/D n° 87513 ) dal Prof. Ferdinando Romano che oggi non è più Direttore Generale?
Chiediamo con forza chiarezza e trasparenza...!!!
Cobas Asl Rm/D

venerdì 7 ottobre 2011

Avvisi di selezione per conferimento incarichi – fondi Dipartimento di Prevenzione.

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Renata Polverini
Al Direttore Generale Asl Roma D
Prof. Ferdinando Romano
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr.ssa A. Rosalba Buttiglieri
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Claudio Fantini
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c Al Coordinatore della R.S.U.
Eugenio Bellomo
Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U


Scrivente O.S. è venuta a conoscenza e ha preso visione degli Avvisi di Selezione (n°6) per il conferimento di n. 14 incarichi, per la durata di dodici mesi, pubblicati sull’ Albo Pretorio e sul sito internet aziendale, in data 3 Ottobre c.a. con i quali, vengono messi a bando incarichi di collaborazione temporanea, coordinata e continuativa, ai sensi dell’art. 7, co. 6 del D.Lgs. n. 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni per: 1 esperto in comunicazioni esterne, 3 medici veterinari, 1 medico igienista, 3 ingegneri (con Laurea in Ingegneria Gestionale, in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria Infrastrutture Viarie e Trasporti, ) 1 esperto in materie giuridiche, vengono, inoltre, bandite selezioni per 4 posti di Assistente Amministrativo Cat. C e 1 posto di Assistente tecnico (Geometra Cat.C), ai sensi dell art. 15 octies D.Lgs n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni.

Negli Avvisi sopra richiamati viene stabilito che il costo di tali incarichi ricadrà su “fondi privati” del Dipartimento di Prevenzione Aziendale e tali incarichi sarebbero finalizzati “per esecuzione del Progetto denominato: Piano industriale per l’implementazione dei servizi a terzi del Dipartimento di Prevenzione”.

Tali provvedimenti suscitano non poche perplessità e dubbi, proprio per il fatto che vengono considerati di natura privatistica, fondi derivanti da sanzioni dovute a violazioni e inosservanza di leggi (D.Lgs 758/94- D.Lgs 81/2008 ) in materia di igiene, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Fondi che, peraltro, dovrebbero essere distribuiti e reinvestiti, esclusivamente, “per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL.” (art. 13 comma 6 D.Lgs 81/08) come, peraltro, questa O.S. già segnalava nella nota Prot. n° 59847 del 17.07.2008.





Perplessità e dubbi, inoltre, riguardano anche i criteri e le priorità di scelta adottati nella individuazione delle figure professionali, oggetto di tali bandi, in rapporto alle problematiche e criticità presenti all’interno del Dipartimento di Prevenzione.

Tali problematiche e criticità riguardano, maggiormente, la carenza di figure professionali, soprattutto quelle degli Ispettori e dei Tecnici della Prevenzione, indispensabili per garantire la piena ottimizzazione di quelle funzioni ed attività di prevenzione, promozione e tutela della Salute Pubblica dai rischi di natura Igienico, Ambientale, Sanitaria, Alimentare e Lavorativa, proprie del Dipartimento di Prevenzione e che vengono esercitate dalle rispettive Unità Operative, come lo SPRESAL, il SISP, il SIAN. Allo sviluppo ed al potenziamento di tali attività dovrebbero essere indirizzati, quindi, tutti gli sforzi, i provvedimenti e le risorse economico finanziarie, per adeguare la disponibilità delle risorse umane e professionali necessarie, tenuto conto, anche, dell’ampiezza del territorio e delle innumerevoli specificità presenti.

Tale situazione, peraltro, si inserisce in un contesto di grave crisi economico/finanziaria nel quale le Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere, sono chiamate ad osservare e rispettare le indicazioni regionali in merito all’attuazione del Piano di Rientro del debito sanitario, con particolare riferimento al contenimento della spesa del personale. Tali provvedimenti stanno determinando, in ogni caso, gravi e profonde ricadute nelle attività istituzionali e, soprattutto, nei vari servizi socio-sanitari del territorio per la carenza cronica del personale medico, infermieristico, ausiliario, amministrativo, tecnico, ecc..
Appaiono, quindi, ancor più singolari tali disposizioni e provvedimenti considerando che nessuna decisione ( sostituzione di tutte le maternità, recupero personale sospeso a vario titolo, ecc., ecc. ) pur all’interno delle compatibilità economiche/finanziarie, è stata adottata per integrare quelle risorse umane e professionali necessarie ed indispensabili, a quei servizi (vedi PP.OO. G.B. Grassi e CPO) che già oggi fanno fatica, se non con pesanti conseguenze sulle condizioni di vita e di lavoro delle/dei operatrici/tori, ad assicurare i livelli qualitativi/quantitativi necessari per garantire l’assistenza e, quindi, la tutela della salute ai cittadini utenti.
Tali, provvedimenti, inoltre, si inseriscono, come già segnalato da questa O.S. con nota del 22/09/2011, Prot. Asl n° 87513, con la quale si esprimevano dubbi e perplessità in merito ad alcune proroghe di incarichi e consulenze presso la stessa Direzione Aziendale, in un quadro organizzativo/gestionale aziendale segnato dalla confusione e dalla indeterminatezza a seguito dell’incarico assegnato, presso la Regione Lazio, al Prof. Ferdinando Romano che di fatto comporterà nell’immediato una incomprensibile ed ingiustificabile “gestione commissariale”, gestione, peraltro, che potrebbe essere affidata allo stesso Prof. Romano, sempre se non prevarranno, nel frattempo, altre esigenze legate agli attuali equilibri politico/ istituzionali.
Tale situazione non può non suscitare dubbi circa le reali intenzioni che hanno portato all’adozione di ripetuti provvedimenti con i quali si sono affidati una serie di incarichi professionali, in assenza di una necessaria ed opportuna programmazione e progettualità capace di individuare le effettive priorità ed esigenze organizzative/ funzionali dell’Azienda e rispondendo al principio di buon andamento della pubblica amministrazione.
Scrivente O.S. ritiene indispensabile, ai fini della trasparenza e fondatezza degli stessi provvedimenti adottati, l’accertamento, anche tramite Organi competenti, della natura dei fondi utilizzati per il finanziamento degli incarichi oggetto di selezione e, specificatamente se, questi, possano legittimamente essere considerati “ fondi di natura privatistica”. Tale verifica è determinante per stabilire la legittimità dei provvedimenti adottati alla luce di quanto disposto dal Decreto del Commissario ad Acta del 31/12/2010, n° 113, in base al quale …” a decorrere dal 01/01/2011 tutti gli Enti del S.S.R. ivi comprese le AA.SS.LL., non potranno procedere al conferimento dei nuovi incarichi ex art. 7 comma 6 del D.Lgs. 165/2001 fatti salvi gli incarichi integralmente finanziati con contributi comunitari o privati”.
Scrivente O.S. ritiene, in ogni caso, che l’utilizzo dei fondi suddetti debba essere, come previsto dalle vigenti normative (D.Lgs 758/94 - D.Lgs 81/2008 ) finalizzato al potenziamento e allo sviluppo delle attività specifiche in materia di igiene, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto attraverso l’adeguamento di quelle Risorse Umane e Professionali “realmente necessarie” ( v. Ispettori e Tecnici della Prevenzione ).
Scrivente O.S., coglie l’occasione per richiedere l’immediata definizione degli assetti organizzativi/gestionali/decisionali aziendali al fine di assicurare il pieno e completo funzionamento delle attività e dei servizi a tutela e nell’interesse esclusivo del Servizio Sanitario Pubblico e del Diritto e alla Tutela della Salute dei cittadini/utenti.

Cordiali saluti
Prot. Asl Rm/D
n° 92806 del 7 ottobre 2011



p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera

Problematiche Presidio Sant’Agostino e Casa del Parto “ Acqualuce”.

Roma, 06 ottobre 2011
Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Renata Polverini
Al Direttore Generale AUSL Roma D
Prof. Ferdinando Romano
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr.ssa A. Rosalba Buttiglieri
Al Direttore del Distretto Municipio XIII
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al Direttore Area Tutela della Donna e del Bambino
Dr. Pierluigi Palazzetti
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Claudio Fantini
Al Direttore f. f. U.O.C.I. Salute della Donna e del Bambino
Dr.ssa Patrizia Musacchio
Al Dirigente Responsabile U.O. Tutela Salute Mentale e
Riabilitativa Età Evolutiva
Dr. Enrico Nonnis


Il “Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno-Infantile” del XIII Municipio nel ricordare che, malgrado sia stato richiesto e sollecitato più volte un confronto per poter individuare e realizzare un percorso condiviso in grado di affrontare le problematiche riguardanti le attività e i servizi del materno infantile, con particolare riferimento al Sant’Agostino e alla Casa del Parto, denuncia invece con questa nota la mancanza di volontà da parte della Regione Lazio e della Direzione Aziendale della ASL RM/D, a proseguire un percorso, avviato in precedenza, per le problematiche riguardanti la Casa del Parto “Acqualuce”, e poi ingiustificatamente interrotto.
A tutt’oggi, infatti, non è dato ancora sapere né i tempi dell’ultimazione dei lavori di ristrutturazione, né la reale intenzione dell’Azienda in merito all’utilizzo del Sant’ Agostino stesso.
E’ lecito conoscere formalmente la data di ultimazione dei lavori e il programma e i tempi del pieno utilizzo del Sant’Agostino?
Riteniamo singolare che il Direttore Generale ASL RM/D, Prof. Romano, nell’intervista dell’8/9/2011 rilasciata al “Giornale di Ostia”, affermi…” non ci sono scadenze certe sull’ultimazione dei lavori” e poi faccia riferimento a ritardi di soli 2 giorni, non tenendo conto del tempo trascorso dalla dichiarata data di consegna (Marzo 2011) e dei lunghi mesi di sospensione dei lavori stessi, oggetto delle iniziative promosse dal Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno-Infantile.
Il Comitato ricorda nuovamente che il “Progetto della Casa della Salute della Donna e del Bambino”, è stato il motivo stesso dello stanziamento dei fondi regionali per la ristrutturazione del Presidio Sant’Agostino.



Si ricorda, inoltre, che la condizione e lo stato dei servizi lì precedentemente esistenti, Servizio Vaccinazioni, TSMREE, Consultorio Familiare (per il quale ultimo lo stato ambientale è andata ulteriormente compromettendosi) sono tali da non consentire ulteriori ritardi nella ricollocazione degli stessi all’interno del Sant’Agostino.
Il Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno-Infantile, a pochi giorni/mesi dalla ultimazione dei lavori di ristrutturazione del S. Agostino, denuncia che, a tutt’oggi, non si è ancora a conoscenza di un piano organico di utilizzo della struttura stessa, né di un percorso condiviso, giacchè non si può parlare di condivisione a “giochi fatti”, né di come e quali servizi ed attività verranno temporaneamente trasferiti dal Presidio di Via Paolini; infatti tra le intenzioni manifestate dall’Azienda, a mezzo stampa ( Il Nuovo Giornale di Ostia del 12/07/2011 dopo di quello sul Messaggero del 2/09/2010 ) ci sarebbe quella del trasferimento, dei servizi e delle attività legate agli ambulatori di Medicina Specialistica, dalla sede di Via Paolini al presidio Sant’Agostino. Tale trasferimento sarebbe determinato dalla necessità di realizzare i lavori di ristrutturazione, soprattutto quelli per la messa in sicurezza della struttura stessa, lavori peraltro già preventivati, annunciati e rinviati da tempo.
Come Comitato cogliamo l’occasione per sollecitare la soluzione delle problematiche e criticità presenti nella Casa del Parto, prima fra tutte, quella della carenza del personale, problematiche e criticità che si sono, negli ultimi tempi, acuite e che hanno determinato di fatto il blocco delle attività (2 parti nei 3 mesi estivi a fronte dei potenziali 60 parti mensili)
Scrivente Comitato, ribadisce l’esigenza di un confronto sulle problematiche su esposte prima che vengano assunte decisioni in contrasto con i programmi e i progetti stabiliti e finanziati dalla Regione Lazio e la necessità di una adeguata ricollocazione dei Servizi precedentemente esistenti presso il S. Agostino (Servizio Vaccinazioni, Consultorio Familiare, TSMREE).
Si riserva inoltre di intraprendere tutte le iniziative che riterrà necessarie, segnalando e denunciando eventuali criticità, disservizi e disagi che verranno a determinarsi.
Cordiali saluti.

Per il Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno-Infantile

Anna Catalani
Ada Codecà cell. 331 88 62 841 - e mail: libreriaalmajer@yahoo.i
Licia Pera cell. 335 66 88 628 - e mail: l.pera@usb.it
Claudia Piermaria cell. 339 86 74 286 - e mail: claudia.piermaria@yahoo.it

Cesare Morra cell. 339 39 57 587 - e mail: cesaremorra1956@libero.it

Prot. Asl Rm/D n° 92331 del 06/10/2011

Direttore e Commissario Part – Time e……….incarichi e consulenze a gogò…!!!

La Regione Lazio e la Direzione dell’Asl Rm/D, in un momento di grave crisi economico, finanziaria e sociale del paese, preferisce navigare nella confusione e nell’ indeterminatezza di una "gestione commissariale" determinatasi a seguito del nuovo incarico assegnato, presso la Regione Lazio, al Prof. Ferdinando Romano, gestione, peraltro, a lui stesso affidata.
Malgrado ciò adotta provvedimenti lampo a dir poco di dubbia necessità e priorità rispetto alle gravi difficoltà e criticità esistenti nei vari servizi socio sanitari a causa della grave carenza di personale e, mentre alcun provvedimento viene adottato per affrontare le emergenze più acute ( v. OO.PP. G.B. Grassi e C.P.O.).
Dopo i recenti incarichi e consulenze presso la Direzione Aziendale, la stessa, procede ad assegnare ulteriori incarichi di consulenza, attraverso Avvisi di selezione, a figure professionali come Esperti in Comunicazione esterne, Ingegneri, Medici igienisti, ecc., ecc.., utilizzando fondi, dicesi “privati”, del Dipartimento di Prevenzione.
Con quali criteri, priorità e trasparenza sono stati adottati questi provvedimenti..?
Pensiamo che le lavoratrici, i lavoratori e i cittadini/utenti che vivono quotidianamente il peso delle difficoltà di una crisi non solo economica, ma sociale, etica e civile abbiano il diritto di conoscere le ragioni di tali scelte.
Chiediamo e vogliamo risposte e chiarezza nella gestione della Asl Rm/D ….!!!

Cobas Asl Rm/D