lunedì 22 ottobre 2012

Le Nostre Vite valgono Più del loro “Rigore”

Dopo la Grecia, dopo la Spagna, dopo il Portogallo…ORA TOCCA A NOI!!! TUTTI IN PIAZZA AL NO MONTI DAY IL 27 OTTOBRE Le feroci politiche di "austerità" che il governo Monti e la sua vasta maggioranza continuano selvaggiamente a imporre al paese, stanno facendo pagare il prezzo di una crisi solo a coloro (salariati, pensionati, precari, disoccupati, settori popolari, piccolo lavoro "autonomo") che, di questa crisi, non portano alcuna responsabilità, infliggendo, così, colpi mortali al tessuto sociale e umano del paese, attraverso il sistematico depotenziamento, smantellamento e cancellazione di ogni Diritto, di ogni Bene Comune e di ciò che è rimasto dello Stato Sociale (Lavoro, Sanità, Scuola, Trasporti, ecc. ) con il solo e unico obiettivo di ridurre alla logica del mercato e del profitto quei Beni che contribuiscono a rendere più umana, civile e solidale la nostra società, favorendo quei processi di privatizzazione selvaggia, così come ordinato da quegli Organismi sovranazionali come il FMI, la BCE, il grande capitale e la finanza internazionale. Rientra in questo scenario anche l’opera e il processo di smantellamento della Pubblica Amministrazione e del suo settore più delicato, quello della sanità, che vede sempre più a rischio le varie strutture e servizi socio – sanitari, il cui funzionamento e la stessa sopravvivenza, sono minacciati dai continui tagli, dalla riduzione delle risorse economico/finanziarie e, soprattutto, dalla sempre più grave e preoccupante carenza del personale; carenza destinata ad aggravarsi ulteriormente per effetto della varie manovre (Piano di Rientro - Spending review - Legge di Stabilità ) e per il perdurare del blocco del Turn- over. A questo si aggiunge il rischio, per molte/i lavoratrici e lavoratori che operano nel Servizio Sanitario Pubblico, del mancato rinnovo dei diversi contratti in scadenza. In questa condizione, deve essere chiaro, non ci sarà più alcuna garanzia neanche per gli attuali Livelli Essenziali di Assistenza e, questo, mentre sono già 9 milioni le persone che rinunciano alle cure per motivi economici (dati Censis). Per non parlare degli effetti e delle conseguenze che già si intravedono, a causa dei tagli lineari, per tutte quelle commesse e prestazioni relative a contratti di appalto di fornitura di beni e servizi, con ricadute sia sulla qualità delle prestazioni offerte che sui livelli occupazionali, attraverso la diminuzione delle ore di lavoro, la cassa integrazione e i licenziamenti per il personale interessato (v. mense, pulizie, gestione sportello unico integrato – CUP e servizi di back office -, manutenzione, vigilanza, ecc.). Non può passare neanche sotto silenzio, mentre sempre più difficoltose si fanno le condizioni di vita delle persone, l’ennesimo blocco, per le lavoratrici ed i lavoratori del Pubblico Impiego, del rinnovo dei contratti pubblici, che si vedono così congelare le retribuzioni fino al 2017, oltre alla beffa di negare loro, anche, l’elemosina dell’ “indennità di vacanza contrattuale” che, insieme all’idea sempre richiamata, e mai abbandonata, di licenziamento dei Pubblici dipendenti, esprime la chiara volontà di smantellare la Pubblica Amministrazione. L’infinita serie di provvedimenti come l’aumento dell’età pensionabile, la libertà di licenziamento con l’abolizione dell’art. 18, il blocco dei contratti e la soppressione del CCNL, l’attacco ai Diritti, ai Servizi e allo Stato Sociale, le Privatizzazioni, il Fiscal Compact e l’inserimento del pareggio di Bilancio nella Costituzione, sono stati adottati nell’incredibile, assordante silenzio, se non persino con l’assenso e la complicità, di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, al di là dei toni di facciata, hanno assistito, “inerti”, alla cancellazione, in un colpo solo, di tutte le conquiste realizzate in questi anni attraverso le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo, riteniamo, sia solo un inizio, perché l’impegno assunto dal Governo Monti prevede, con il famigerato Fiscal Compact e il pareggio di bilancio in Costituzione, che ogni anno, e per i prossimi 20 anni, saranno necessarie operazioni finanziarie (Legge di Stabilità) di circa 35/50 miliardi che ricadranno sulle fasce sociali più deboli (pensionati, lavoratori, precari, disoccupati) come è già accaduto, e sta accadendo, in Grecia, in Spagna e Portogallo. Ciò comporterà nuovi e pesanti sacrifici, licenziamenti, tagli ai salari, ai Servizi e allo Stato Sociale, la svendita e la privatizzazione del Patrimonio Pubblico, mentre nulla viene realmente fatto per colpire l’evasione e l’elusione fiscale, i grandi patrimoni, le rendite finanziarie e la ricchezza e mentre si confermano ed aumentano le spese per le “grandi opere” (v. TAV) e per il sistema degli armamenti: basti pensare che i cacciabombardieri F35, il cui costo già altissimo (12 miliardi di euro) è lievitato del 60% ( 3 miliardi e 200 milioni di euro) cifra molto superiore a quanto la Legge di Stabilità taglia alla Sanità, all’Istruzione e agli Enti Locali. Evidentemente la Spending Review si applica solo per Ospedali, Scuole, Trasporti, ecc., ma non per i cacciabombardieri!!! Il Cobas dell’Asl Rm/D contro tutto questo sarà in piazza il 27 ottobre accanto a tutte le realtà sociali, sindacali e civili che quotidianamente lottano per il Diritto alla Salute, la Difesa dei Beni Comuni, l’Istruzione, i Trasporti, la Difesa dell’Ambiente, contro ogni speculazione, privatizzazione, cementificazione e devastazione sociale, culturale, ambientale e umana dei Territori. Roma, 22 ottobre 2012 IL 27 OTTOBRE TUTTE E TUTTI A ROMA AL Manifestazione nazionale contro il Governo Monti Corteo ore 14.30 da P.zza della Repubblica a P.zza San Giovanni Cobas Asl Rm/D

VOLER GUARDARE IL DITO PER NON VOLER VEDERE LA LUNA

La carenza di personale nei presidi e nelle strutture socio - sanitarie ha raggiunto livelli allarmanti, ma riteniamo sia un errore quello di rincorrere il sensazionalismo mediatico fuori da qualsiasi analisi e ragionamento sulle reali ragioni che stanno mettendo a rischio la funzionalità e l'esistenza dei servizi pubblici e la situazione è destinata a peggiorare con la Spending review, la legge di stabilità, il Fiscal compact. Da anni è in corso un lento, ma inesorabile processo di impoverimento, depotenziamento e smantellamento del Servizio Sanitario Pubblico che passa attraverso i tagli indiscriminati, il sottofinanziamento del SSN, il blocco del turn over, gli sprechi, la malagestione, ecc.ecc.. Lo scopo è chiaro: favorire il processo di privatizzazione del sistema sanitario, non voler vedere questo significa non voler vedere la realtà vera delle cose e ostacolare quei processi di partecipazione ed iniziativa necessari per rilanciare una concreta lotta in difesa del Servizio Socio Sanitario Pubblico, del Diritto alla Salute sancito dalla stessa costituzione e di tutti i Beni Comuni.... 18 ottobre 2012 Cobas Asl Rm/D

martedì 9 ottobre 2012

POLIZIA DI STATO O STATO DI POLIZIA?

Ieri, 4 ottobre 2012 è stato notificato, presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostia, il procedimento penale a carico di 4 esponenti delle realtà sindacali e sociali del territorio che avevano partecipato al Sit-in organizzato dal Comitato a Difesa della Salute della Donna e del Bambino e dei Servizi Materno Infantile, il giorno 8 Marzo 2012 per sollecitare il pieno funzionamento della Casa del Parto, presso l'Ospedale G.B. Grassi Il “reato” del quale si sarebbero resi responsabili i 4 manifestanti, peraltro, durante una iniziativa regolarmente autorizzata, sarebbe l’articolo 650 del Codice Penale, riguardante “l'inosservanza di un provvedimento legalmente dato dall'Autorità”. La contestazione riguarderebbe, di fatto, lo “spostamento” dei manifestanti, tra cui donne in stato interessante e bambini, dall’esterno dell’ospedale verso l’interno nel cortile della Casa del Parto dove c’è stato anche un incontro con il Direttore U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del G.B. Grassi, Dr. Pierluigi Palazzetti. Per un attimo abbiamo pensato di trovarci su “ Scherzi a parte” o forse hanno creduto che i 4 manifestanti fossero degli infiltrati pericolosi Black bloch ma, purtroppo, non è così. Pensiamo non sia un caso che sia stato “scelto” un giorno e un periodo alla vigilia di un autunno che si preannuncia “caldo”, come non è un caso che siano stati denunciati solo i volti noti per il protagonismo nelle battaglie del territorio in difesa dei diritti sociali e dei beni comuni. Inutile dover riferire che il fatto non sussiste e che siamo di fronte all'ennesimo atto repressivo. Non possiamo in questo scenario, però, non rilevare come l'operato del Commissariato di Ostia e del suo Dirigente non abbia avuto, all’interno di questo clima, un ruolo funzionale e sistemico come, abbiamo già avuto modo di constatare negli ultimi anni: lo sgombero della chiesetta nella Vittorio Emanuele, le schedature e le denunce agli artisti del Teatro del Lido, i vergognosi sgomberi delle famiglie in emergenza abitativa tra cui ricordiamo viale Vega, la battaglia contro le recrudescenza dei fenomeni della criminalità organizzata ridotta sostanzialmente a reprimere solo comitive di ragazzini colpevoli di farsi le canne al parchetto, per non parlare poi del tentativo di far apparire come una “ rissa tra bande” un aggressione di alcuni fascisti di zona nei confronti del Teatro del Lido intento ad affiggere manifesti nel territorio ( risultato: 3 ragazzi con gravi contusioni e traumi ). La polizia non solo non è un organo neutro (questo lo sapevamo da tempo) ma sostanzialmente è l'unico “interlocutore politico” rimasto in piedi in mancanza di una classe politica autorevole e credibile capace di dare risposte e soluzioni ai gravi problemi e alle istanze di cambiamento presenti nel paese. Assistiamo così all’estendersi di un sistema intimidatorio/repressivo pronto a criminalizzare i percorsi ed i processi sociali, di partecipazione, di dissenso e ribellione. Coscienti di non essere l'unico territorio in questa condizione continueremo a mobilitarci senza paura alla luce del sole. La repressione non fermerà le mobilitazioni nel nostro Territorio. Roma , 05-10-2012 COMITATO A DIFESA DELLA CASA DEL PARTO E DEI SERVIZI MATERNO-INFANTILI ASSEMBLEA DELLE DONNE COBAS ASL RMD COLLETTIVO L’OFFICINA