sabato 30 novembre 2013

Fondi Produttività – corresponsione somme arretrate anni 2006-2007-2008-2009.




                                                           Al Presidente e Commissario alla Sanità della
                                                                      Regione Lazio
                                                                        On. Nicola Zingaretti
                                 Al Commissario Straordinario della Asl Rm/D
                                                                      Dr. Alessandro Cipolla    
                                                        Al  Direttore Sanitario Aziendale
                                                                    Dr.Vittorio Chinni
                                                       Al Direttore Amministrativo                               
                                                                       Dr. Filippo Coiro                                 
                                         Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
                                                                Dott. Filippo Coiro   
                                              e,p.c.         Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.

                                      


                
 Scrivente O.S., ha già avuto più volte modo di rappresentare alla Direzione dell’Asl Rm/D (v. note del 6 aprile 2012 Prot. Az. n° 31791, del 15/05/2012 Prot. Az. n° 43023, del 22/08/2012 Prot. Asl Rm/D n° 73726, del 22/11/2012 Prot. Asl Rm/D n° 103034 e del 18 marzo 2013, Prot. Asl Rm/D n° 25661 ) la problematica relativa al pagamento dei fondi della produttività in giacenza per gli anni che vanno dal 2006 al 2009, fondi che ammonterebbero a circa 2 milioni di euro a favore delle lavoratrici e dei  lavoratori del comparto, così come rideterminati con Deliberazione n° 476 del 30/12/2011.

Tale questione è stata anche rappresentata dalla RSU aziendale con nota del 12 aprile 2012, Prot. Az. n° 33717 e sollecitata in alcuni incontri con la Direzione Aziendale.

La stessa Direzione Aziendale ha, a sua volta, inviato nota, in data 10/12/2012, Prot. n° 108945, a firma del Dott. Alessandro Cipolla, allora Direttore Generale f.f., agli Organismi e agli uffici competenti della Regione Lazio, per richiedere la messa a disposizione delle somme necessarie per permettere la corresponsione degli importi arretrati, ma a tutt’oggi scrivente O.S. deve constatare, purtroppo, che non vi è stata alcuna positiva soluzione della problematica in oggetto.

Scrivente O.S., anche in considerazione delle sempre più precarie e difficoltose condizioni materiali di vita, anche a causa dell’ennesimo blocco dei contratti del Pubblico Impiego, ritiene, pertanto, ancor più indispensabile ed urgente un intervento risolutore da parte di tutti gli organi in indirizzo, al fine di garantire in tempi brevi alle lavoratrici e ai lavoratori quel minimo riconoscimento sino ad oggi negato.

La scrivente O.S. nel ribadire, ancora una volta, l’esigenza, l’urgenza e l’auspicio del pagamento delle somme arretrate in un’unica soluzione, propone, in alternativa, l’erogazione delle competenze dovute anche in una forma rateale ( es. 1 rata per ogni anno di arretrato, per un totale di 4 rate nell’arco di 6 mesi).

Ritenendo, pertanto, tale problematica non più rinviabile si chiede, con la presente, una rapida e positiva definizione.

Distinti saluti
           
S
 
Prot. Asl Rm/D
n° 104350 del 28/11/2013


                                               
                                                                       p. il Cobas Asl Rm/D
                                                                         le/i Delegati R.S.U.
                                       Corrado Minioto – Cesare Morra – Claudia Piermaria

L’ U R L O Il 16 novembre un’altra giornata di lotta formidabile !



Dalla Terra dei Fuochi alla Val Susa , passando per Pisa e Parma, una marea umana  in piena si sta impegnando per costruire un’altra Italia , liberata dalla malavita politica e organizzata , dalle opere devastanti e mortali , dalla precarietà dell’esistenza , dall’essere esclusi e trattati al pari dei rifiuti.

Ben oltre 60.000 a Napoli . Un fiume in piena contro il “biocidio” che ha distrutto un intero  ecosistema e per fermare la strage degli innocenti, promossa da industriali e camorristi con il business delle discariche di rifiuti tossici  nella  Terra dei Fuochi. Questi criminali assassini vanno ricercati,stanati, perseguiti, per rendere - dopo il danno -  almeno giustizia al popolo inquinato e ai parenti delle vittime,  tramite bonifiche certe, rapide e gestite con il controllo popolare e  una congrua azione risarcitoria.
Ancora in 30.000 in Val Susa, per ribadire il rifiuto di un’opera inutile-costosa-dannosa, alla vigilia del vertice Italia-Francia con il quale la “ ragion di stato della Tav ad ogni costo” intende sfidare la volontà popolare. Importante la partecipazione  delle numerose delegazioni da ogni dove, tra cui spiccavano i NO Tav francesi, il movimento per il diritto all’abitare, i NO Muos ; soprattutto la delegazione aquilana, composta da cittadini e amministratori locali intesi a rafforzare con azioni concrete il gemellaggio tra questi 2 territori, che hanno espresso la volontà comune di “ lottare per la ricostruzione de L’Aquila  con i soldi destinati alla Tav”.
In tanti a Pisa per sostenere il diritto all’occupazione degli spazi, ad avere una sede pubblica per svolgervi attività socialmente utili, che il Comune e altre istituzioni continuano a negare  e/o a rimanere indifferenti a questa riconosciuta necessità.
Così come a Parma, dove si è bloccato l’avvio del famigerato inceneritore, contestato da gran parte della popolazione e per il quale la Rete Rifiuti Zero e il Forum Acqua hanno contribuito a dare vita a  due manifestazioni nazionali per impedirne l’apertura al gestore Hera.

A questo “ urlo tonante” che si è sentito in tutta Italia, i Cobas vi hanno preso parte con nutrite delegazioni, e si apprestano a farlo il 20 novembre a Roma (h 16, p.za Campo de Fiori, limitrofa all’ambasciata  francese) e negli appuntamenti vitali di questo scorcio di fine anno.
Una mobilitazione continua, sociale e popolare, che sta imprimendo priorità e ritmi molto diversi dalle scontate e stantie agende politico-governative.
Quando avviene che sono i movimenti sociali ad incalzare le istituzioni, si scatena un moto convettivo che contagia ovunque – oltre le città anche le periferie -  è il segnale distintivo che sta per accadere qualcosa di significativo , per cui vale la pena partecipare ed impegnarsi per riappropriarsi dei bisogni-diritti  negati , per imprimere una svolta nel Paese.
Roma, 17 novembre 2013                   

                                    Confederazione Cobas