martedì 25 giugno 2013

Deliberazione n° 1 dell’ 11/06/2013 - Protocollo d’intesa e contestuale adesione a Federsanità – ANCI anno 2013 – Osservazioni e rilievi.



                                         Al Commissario Straordinario Asl Rm/D
                      Dr. Alessandro Cipolla
                             Al Direttore Amministrativo f.f.
           Dr.Filippo Coiro
                             Al Direttore Sanitario Aziendale
                                  D.ssa Anna Rosalba  Buttiglieri

                                            Al Direttore  Area Tecnico Economico Finanziaria

                                                                         D.ssa Diana Pasquarelli
                                                                           Al Dirigente  U.O.C. AA.GG.  Studi e Documentazione
  D.ssa Paola Savina          
                       e, p.c.  Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.



  Scrivente O.S. è venuta a conoscenza del provvedimento con il quale l’Azienda Asl Roma D ha approvato un Protocollo d’Intesa e la contestuale adesione a Federsanità - Anci per l’anno 2013, deliberazione n° 1 dell’11 giugno 2013. Con tale atto viene deliberata l’adesione dell’Azienda Asl RomaD, mediante il versamento di un contributo associativo di € 9.000,00 per l’anno 2013 alla Federsanità – ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) società di servizi a supporto dei propri associati (AA.SS.LL, AA.OO e Comuni). Con tale Convenzione, quindi, l’Azienda, in qualità di associato, si riserva di “acquisire un servizio di supporto per le Unità Operative Complesse dell’Area Tecnica e del Patrimonio”.
Il provvedimento, secondo il deliberato, troverebbe la sua motivazione dal fatto che, per le attività istituzionali di questi uffici, l’Azienda USL Roma D non possiederebbe  al proprio interno, un adeguato numero di risorse per le attività di controllo, monitoraggio e redazione della documentazione di gara…. per le numerose gare di appalto per nuovi servizi da esternalizzare o per il rinnovo di contratti in scadenza o scaduti”.
Nel Protocollo d’Intesa, che dovrà essere sottoscritto tra la Asl Roma D e la Federsanità,  vengono definiti i compensi che dovranno essere corrisposti per le singole attività espletate:                € 15.000,00 per studio, analisi e redazione dei documenti di gara,  € 5.000,00 per attività di supporto durante le fasi di gara, “compenso da concordarsi di volta in volta” a seconda dell’impegno previsto per le attività di monitoraggio e controllo.
Scrivente O.S. non può non sollevare dubbi, perplessità ed elementi di criticità in merito all’atto richiamato. 
Nell’attuale contesto economico – finanziario nazionale in cui operano le Aziende Sanitarie, obbligate ad attuare le sempre più stringenti manovre di contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa sanitaria varate dal Governo centrale e dagli Organismi regionali, soprattutto nelle Regioni sottoposte a Piani di Rientro del debito sanitario, l’Asl  Roma D ha necessariamente dovuto  attuare le disposizioni in merito  alla riduzione delle spese per beni e servizi sanitari e della spesa per il personale, malgrado  la grave e  preoccupante carenza cronica dello stesso (medico, infermieristico, ausiliario, amministrativo, tecnico, ecc.) con il rischio evidente di acuire le già presenti criticità all’interno delle strutture socio-sanitarie.
Ed è infatti in questo scenario che l’Azienda ha adottato misure restrittive con la contrazione degli acquisti dei beni anche di natura sanitaria e nella gestione dei servizi affidati a terzi, come nel caso della riduzione delle attività di pulizia e sanificazione ambientale, a danno della qualità dei servizi stessi e con ricadute sulle condizioni di vita e di lavoro per il personale addetto a tali servizi costretto a vedersi ridurre le ore di lavoro e/o alla collocazione in cassa integrazione.  
Scrivente O.S., con tali premesse, non può non rilevare quanto appaia singolare che si sia ritenuto necessario affidare a terzi dei servizi di supporto per alcuni uffici aziendali sostenendo  la mancanza di risorse all’interno dell’Azienda. Certamente la carenza delle risorse umane e professionali non può essere negata, ma è altrettanto evidente, come è stato più volte segnalato e denunciato da questa O.S., che le politiche di gestione del personale (trasferimenti, mobilità, collocazioni, comandi, etc.) sono state caratterizzate da logiche che nulla hanno avuto a che vedere con le priorità e l’esigenze organizzative e funzionali dell’Azienda.
Si ricorda, peraltro, che compito delle Aziende Sanitarie, secondo i Piani Operativi 2011 - 2012 di cui al DCA 113/2010 era quello di pervenire in modo organico e funzionale alla  Ricognizione del personale, finalizzata alla riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base delle risorse umane e professionali realmente disponibili. Nel quadro delle difficoltà gestionali di questi anni, dovuto anche ai continui avvicendamenti (Commissario, Subcommissario, Direttore Generale, Direttore ff. etc.), tale obiettivo non è stato realizzato nella Azienda Roma D e a tutt’oggi non si ha ancora notizia che ciò stia avvenendo. Il provvedimento adottato, Deliberazione n° 1 dell’11.06.13 sembrerebbe, quindi, in contrasto sia con le indicazioni di razionalizzazione e risparmio che devono osservare le Aziende Sanitarie, visti oltretutto gli oneri che ne derivano, sia con gli obblighi derivanti dai sopra richiamati Piani Operativi 2011-2012 di cui al DCA 113/2010.
Ci si chiede intanto se le Unità Operative interessate (U.O.C. Acquisizione Beni e Servizi, U.O.C. Gestione Patrimonio Immobiliare, U.O.C. Acquisizione e Gestione Sistemi Informatici - Gestione Patrimonio Mobiliare) siano state consultate per verificare le problematiche, le difficoltà e le criticità esistenti, in modo da poter individuare soluzioni capaci di realizzare quei compiti e quegli obiettivi oggetto del provvedimento deliberativo in alternativa all’acquisto da soggetti esterni dei servizi di supporto richiamati nella Delibera stessa. 
Esternalizzazioni che sono oramai entrate pesantemente nell’organizzazione sanitaria pubblica e che, occorre ricordare, inizialmente erano destinate esclusivamente ai servizi “ausiliari”, (v. la pulizia, la manutenzione, le mense ecc.,)  ma che negli ultimi anni hanno finito per interessare persino l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie con motivazioni, da parte delle Amministrazioni Pubbliche, come la flessibilità, la riduzione dei costi e la possibilità di “aggirare” il blocco delle assunzioni vigenti nel pubblico impiego, trasferendo, costi nei bilanci aziendali, dalla voce “personale” alla voce “beni e servizi”, mentre è dimostrato che, queste motivazioni, valutate approfonditamente e correttamente, hanno evidenziato, appunto, l’assoluta antieconomicità dell’esternalizzazione rispetto alle attività direttamente erogate dalla pubblica amministrazione.
Il provvedimento adottatto suscita, inoltre, ulteriori dubbi in merito alla non chiara definizione dei costi complessivi derivanti dall’affidamento delle attività alla Società Federsanità. Risulterebbe, infatti, che l’unico dato certo di spesa emergente dal provvedimento, sia quello dovuto alla quota associativa (9.000,00 €) per l’adesione dell’Asl Rm/D a Federsanità ANCI (a meno che non sia proprio questo il motivo e la ragione del provvedimento, cosa che, eventualmente, sarebbe ancor più da chiarire) per il quale è stata assunta un’autorizzazione di spesa sul Bilancio Economico Aziendale per l’anno 2013, mentre per gli oneri derivanti dalle attività che dovrebbero essere svolte dalla Federsanità risultano essere indicati solo i costi unitari (es. redazione della documentazione € 15.000), ma senza che siano con chiarezza e trasparenza individuabili e quantificabili i costi complessivi, come, infatti, viene riportato nell’atto…“Attività di cui all’art. 1.1 – (monitoraggio e controllo) da concordarsi di volta in volta a secondo dell’impegno previso”.
Tale impostazione dell’atto deliberativo risulterebbe, peraltro, non pienamente rispondente con le normative che regolano l’attività della Pubblica Amministrazione, secondo le quali, gli impegni economico/finanziari, prima di essere assunti dalle Aziende, debbono avere l’adeguata copertura sul Bilancio Aziendale mediante assunzione di una specifica autorizzazione di spesa. Tale situazione, quindi, potrebbe comportare la necessità di adottare ulteriori atti deliberativi per coprire costi per prestazioni fatturate, ma non preventivamente contabilizzate come accaduto anche recentemente con la Deliberazione n° 489 con la quale, in data 24 maggio 2013 viene approvata una spesa sul bilancio 2012 necessaria per la liquidazione delle fatture emesse dalla Cooperativa Sociale Lavoro OSA per prestazioni infermieristiche e riabilitative erogate presso il Presidio Ospedaliero G.B. Grassi.
Scrivente O.S. ha già avuto modo di rilevare in altre occasioni (v. anche nota Prot. Az.le n° 14296 del 12/02/2013 inviata anche al Commissario alla Sanità della Regione Lazio, Dr. Filippo Palumbo) come, attraverso l’adozione di un’insieme di provvedimenti (v. Consulenze, Incarichi Professionali, Avvisi di Selezione per il Piano Industriale per l’implementazione dei Servizi a terzi del Dipartimento di Prevenzione, all’affidamento alla Soc. ISSOS Service Global Consulting srl dell’attività di formazione per il personale dirigente per la riorganizzazione aziendale - Atto Aziendale-, alla Convenzione con l’I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani per un incarico professionale “connesso alla gestione degli appalti di servizi e di lavori”, agli Incarichi per consulenza legale per “l’affidamento di opere edili complementari in materia di contenimento dei consumi energetici” e per “attività di consulenza e supporto nel procedimento per l’acquisizione di beni e servizi”, al potenziamento di fatto della sanità privata” - v. Accordo Integrativo dell’Atto di Convenzione con il Policlinico Portuense Spa - , la Convenzione Ospedale di Comunità   e il Progetto delCentro di Cura Per la Donna e La Famiglia” e delloScreening Mammografico  I°, II, e III° Livello”, sempre con il  Policlinico Portuense - Gruppo Garofalo) siano state adottate scelte dubbie e poco trasparenti determinando, peraltro, un aumento dei costi e degli oneri effettivi, senza che questi siano stati comparati alle reali ed effettive esigenze di priorità, di razionalità, funzionalità ed efficienza della stessa Azienda.
Scrivente O.S., nel riservarsi ulteriori approfondimenti e iniziative in merito a quanto sopra esposto, chiede una verifica e una appropriata valutazione in merito all’opportunità e alla effettiva corrispondenza alle esigenze e alle priorità aziendali del provvedimento richiamato. 
Distinti saluti
           Prot. Asl Rm/D
           n° 58323 del 24/06/2013

p. il Cobas Asl  Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Corrado Minioto - Cesare Morra -  Claudia Piermaria

lunedì 10 giugno 2013

Deliberazione n° 300 del 14.03.2013 - mobilità in entrata di un Collaboratore Amministrativo Professionale - Gestione delle Risorse Umane e Professionali.


                        Al Commissario Straordinario
                      Dr. Alessandro Cipolla
           Al Direttore Sanitario
                                     Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
                            Al Direttore Amministrativo f.f.
            Dr.  Filippo Coiro
                                                           Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
          Dr. Filippo Coiro
                       e, p.c.  Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.


  Scrivente O.S.  è venuta a conoscenza di un’ulteriore autorizzazione per un provvedimento di mobilità in entrata.
Come già rappresentato con nota prot. n° 41296 del 06.05.2013, pur ritenendo tali provvedimenti utili, se si considera la grave carenza di personale divenuta sempre più drammatica a causa del prolungato blocco delle assunzioni, del turn over e dei  provvedimenti legati alla spending review, alla legge di stabilità, ecc., scrivente O.S. non può non ribadire che tali disposizioni continuano ad essere realizzati senza alcuna chiarezza in merito alle ragioni, alle priorità e alle necessità organizzative e funzionali dell’Azienda.
Inoltre, ancora una volta, la mobilità in entrata è stata autorizzata in modo discrezionale, senza tener conto di quei principi di trasparenza, correttezza ed equità, che dovrebbero essere alla base delle Politiche di Gestione delle Risorse Umane. Politiche che, nel corso di questi anni, hanno prodotto (v. trasferimenti, collocazioni, comandi, mobilità, ecc.) un clima di incertezza e confusione, nonché di ingiustizia e disparità tra le lavoratrici e i lavoratori, poiché assunti al di fuori di qualsiasi regola di programmazione e razionalizzazione in merito alla collocazione e all’utilizzo delle Risorse Umane e Professionali realmente esistenti, aggravando in questo modo le criticità e le problematiche nelle strutture e nei servizi socio-sanitari.
Nonostante le osservazioni, i dubbi e le perplessità più volte espressi da questa O.S. sulla Gestione delle Politiche delle Risorse Umane, anche in merito all’adozione di alcune mobilità in entrata (v. Nota/Documento  del 12/02/2013 Prot. n° 14296), autorizzazione al trasferimento di un Collaboratore Professionale Esperto - Infermiere - Caposala  (Deliberazione n° 130 del 13.12. 2012) e dell' autorizzazione in entrata di un  Dirigente Sociologo - Area Dirigenza Sanitaria Tecnica Amministrativa (Deliberazione n° 647 alla dell'08.11. 2012) si assiste ora all’ennesimo provvedimento di autorizzzione alla mobilità in entrata di un Collaboratore Amministrativo Professionale a decorrere dal 16.04.2013 (Deliberazione n° 300 del 14.03.2013) che non sembra attualmente corrispondere alle effettive esigenze e priorità aziendali, se si considera la grave carenza di figure professionali sociali, sanitarie e tecniche e tenuto altresì conto degli oneri derivanti da tali provvedimenti a carico del bilancio aziendale. In questo modo, inoltre, vengono ignorati quei principi e quei criteri di razionalizzazione e risparmio richiamati dalle direttive e disposizioni nazionali e regionali in merito alle esigenze di revisione e controllo della spesa pubblica e di attuazione del Piano di Rientro dal debito sanitario.
Ci si chiede, inoltre, a quale urgenza corrisponda e con quali criteri sia stata decisa  l’assegnazione/collocazione della suddetta Unità, all’interno della Direzione Amministrativa del G.B.Grassi, viste le difficoltà in cui si trovano ad operare molte Unità Operative anche presso la Sede Aziendale di Casal Bernocchi. 
Tale serie di provvedimenti appare alquanto singolare poiché la Direzione Aziendale, in tutti questi anni, non ha minimamente affrontato in modo organico e funzionale quella Ricognizione del Personale prevista nei Piani Operativi 2011 - 2012 di cui al DCA 113/2010 che era, per l’appunto, finalizzata alla riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base delle risorse umane e professionali realmente disponibili.
  A tali, provvedimenti, peraltro, si vanno ad aggiungere una serie di trasferimenti interni di personale, soprattutto infermieristico, che sono stati promossi e autorizzati malgrado il perdurare dell’assenza di una Direzione delle Professioni Sociali e Sanitarie (SAI Aziendale).
Non si comprende, quindi, da chi, e con quali criteri di razionalizzazione e funzionalità organizzativo/gestionale, vengono assunte tali decisioni. Tutto ciò, peraltro, riteniamo vada ulteriormente a compromettere quelle criticità e quelle problematiche legate alla grave carenza del personale all’interno delle singole strutture, servizi e reparti.
   Scrivente O.S. ribadisce, quindi, ancora una volta, la necessità di definire in modo chiaro e trasparente quelle condizioni necessarie per ridare certezza del diritto, attraverso scelte e comportamenti chiari ed oculati in merito all’uso, alla gestione e alla distribuzione delle Risorse Umane e Professionali.
   Riteniamo, pertanto, non più rinviabile, a tal fine,  la definizione di un quadro di regole certe (graduatorie, avvisi e bandi di mobilità, ecc.) nel pieno ed esclusivo rispetto dei principi di equità, correttezza e trasparenza, indispensabili anche per realizzare una programmazione, organizzazione e ottimizzazione nella gestione degli uffici, dei servizi e dei reparti, in rapporto all’organizzazione del lavoro, alle dotazioni e alle carenze organiche.

              Distinti saluti

              Prot. Asl Rm/D
              n° 53633  del 10/06/2013


                                                                                        p. il Cobas Asl  Rm/D
                    le/i Delegate/i R.S.U.
                      Corrado Minioto - Cesare Morra -  Claudia Piermaria