venerdì 27 dicembre 2013

Caos al G.B. Grassi?..Per cortesia, quando la raccontate….raccontatela TUTTA!!!





Stiamo ancora cercando di capire chi ha “occupato” cosa, e di quale “stato di agitazione” si stia parlando, da chi, quando e in quale forme è stato proclamato, se trattasi della legittima rabbia e iniziativa autorganizzata di un gruppo di lavoratrici e lavoratori, stanchi di lavorare e vivere in condizioni sempre più estreme o se, invece, si tratta solo di un’iniziativa (a comando), di un annuncio propagandistico  fatto ad uso e consumo da parte di qualche sigla sindacale alla ricerca solo di un po’ di visibilità.

         Certo, la cosa appare alquanto singolare, considerato che la RSU aziendale non era stata né investita, né tantomeno informata dell’iniziativa. Si ricorda, con l’occasione, che la RSU aziendale è l’unico organismo sindacale eletto dalle lavoratrici e dai lavoratori iscritti e non, dove sono rappresentate tutte le organizzazioni sindacali, soprattutto, quelle più rappresentative e, peraltro dichiaratesi “vincitrici”.

Sigle sindacali che, magari, attraverso il consueto gioco delle tre carte, si fanno promotrici di “iniziative” dopo che, in tutti questi anni, sono state alquanto silenti se non complici su tutte le scelte adottate dall’azienda (v. mobilità, trasferimenti, Consulenze, aperture reparti sub intensiva e degenza breve al G.B. Grassi quando già si denunciavano le gravi carenze del personale  - Pronto soccorso, ecc. ).

Mentre divengono sempre più acute e profonde le criticità e lo stato di profonda crisi  e drammaticità all’interno delle strutture, dei reparti e dei servizi socio sanitari dell’Azienda Asl Rm/D, dovute soprattutto alla carenza di personale (infermieristico, ausiliario, tecnico, ecc.), è ancor più insopportabile e intollerabile il vergognoso valzer delle ipocrisie e delle menzogne, il coro sensazionalistico e propagandistico che si alza abitualmente da parte di esponenti, di forze politiche e sindacali  che, come le tre scimmiette, fingono di non vedere, di non sapere, di non sentire, reclamando Deroghe per le assunzioni  (quante? Tre, quattro, cinque, ma mai quante sarebbero invece necessarie), fingendo di non ricordare che la Regione Lazio e l’Asl Rm/D sono, a tutt’oggi, sotto gestione commissariale e nascondendo, soprattutto, le vere ragioni che sono alla base di  tale stato di cose.

Tutto ciò, infatti, non è frutto di un caso, ma di scelte politiche ed economico/finanziarie ben chiare, adottate, in questi anni, dai vari governi di Centro destra, di Centro sinistra e ora dalle “Larghe intese “ (Leggi di stabilità, definaziamento, spending review, blocco delle assunzioni, del turn over - da anni - e Piani di rientro) che stanno, di fatto, realizzando un progressivo processo di privatizzazione, deprimendo, depotenziando e smantellando il Servizio Sanitario Pubblico.

A tali processi di depotenziamento e di privatizzazione in atto, si accompagnano, in modo funzionale,  le logiche spartitorie nella gestione delle Asl, fenomeni di  corruzione e mala-gestione, nonchè l’uso distorto e irrazionale delle Politiche di Gestione delle Risorse Umane e Professionali, (v. mobilità, trasferimenti, consulenze, ecc.) che hanno finito per aggravare ulteriormente la già difficile situazione nelle strutture  ospedaliere e nei vari servizi socio sanitari.

Un vergognoso balletto che si svolge sempre e solo sulla pelle e sulle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e, soprattutto, su quella dei cittadini, costretti a veder, così, sempre più calpestato e negato il Diritto alla Salute sancito dalla Costituzione…

Per cortesia, quando la raccontate….raccontatela TUTTA!!!
Il Cobas dell’ Asl Rm/D ritiene sempre più necessario sviluppare tutte le iniziative possibili a difesa delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e per contrastare i processi di privatizzazione a tutto vantaggio del mercato e del profitto; a questo è necessario rispondere costruendo in ogni posto di lavoro e in ogni Territorio un forte movimento in difesa del Servizio Sanitario Pubblico e del Diritto alla Salute.
Come Cobas dell’Asl Rm/D  confermiamo tutto il nostro impegno e la nostra volontà perché questo si realizzi.
Roma, 18/12/2013

                          Cobas asl Rm/D

Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi – lavori giardino.



                                                                    
                                                    

Al Commissario Straordinario Asl Rm/D.
Dr. Alessandro Cipolla
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr. Vittorio Chinni
Al Direttore Amministrativo
Filippo Coiro
Al Direttore Dipartimento Salute Mentale.
Dr. Andrea Balbi
Al Dirigente Medico Responsabile SPDC
Dr. Giorgio Guerani
Al Dirigente U.O.C. Gestione Patrimonio Immobiliare
Ing. Domenico Di Nino
Al Direttore Sanitario P.O. G.B. Grassi
Dr. Lindo Zarelli
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c.     Al Consiglio delle Delegate e dei Delegati  R.S.U.         
                                                                 
                                                                           


                                                                             
 

                   Scrivente O.S., ha già avuto modo di segnalare in alcune note ( v. nota del 12 dicembre 2012,  Prot. Az. n° 109619 e nota del 15/04/2013 inviata al Presidente e Commissario alla Sanità Regione Lazio, On. Nicola  Zingaretti  e agli Organi di Direzione Asl - Prot. Asl Rm/D n° 35040 ) lo stato di grave abbandono, d’incuria e d’insicurezza in cui versa il giardino antistante il reparto del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi, che è, peraltro, l’unico spazio “aperto” a disposizione dei pazienti ricoverati, all’interno del Servizio stesso.

                   Scrivente O.S. aveva accolto, quindi, con soddisfazione, la notizia che l’Azienda, in data 4 luglio c.a., era pervenuta all’adozione della Deliberazione n° 99 per l’affidamento, a carattere d’urgenza, dei lavori per la risistemazione del suddetto giardino.

                  Risulta, invece, che a tutt’oggi i lavori non sono stati ancora avviati. Tale situazione è stata anche oggetto di segnalazione da parte delle operatrici e degli operatori del Servizio  Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.

                 Scrivente O.S., tenuto conto dell’enorme disagio e difficoltà che tale situazione rappresenta, nel ritenere gravi ed ingiustificabili ulteriori ritardi, chiede che vengano attivati con urgenza tutti i provvedimenti necessari a rimuovere ostacoli e impedimenti nell’avvio e nell’esecuzione dei lavori stessi.

Certi di un sollecito riscontro si inviano distinti saluti

Prot. Asl Rm/D
n° 108991 del 12/12/2013


p. Il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Corrado Minioto – Cesare Morra – Claudia Piermaria


                                                                            

domenica 8 dicembre 2013

Rivalutazione valore ticket/buono pasto.

                                                                                                 Roma, 6 dicembre 2013

                                                               Al Commissario Straordinario della  Asl Rm/D
                                                     Dr. Alessandro Cipolla
                                        Al Direttore Amministrativo
                                                          Dr.  Filippo Coiro     
                                           Al Direttore Sanitario 
            Dr. Vittorio Chinni         
                                                    Al  Dirigente U.O.C. Acquisizione Forniture di Beni e Servizi
                                               D.ssa Diana Pasquarelli          
                  Al  Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
                                                          Dr. Filippo Coiro       
                                        e, p.c.  Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
                           




      La scrivente O.S. intende, con la presente, segnalare il ritardo con il quale l’Azienda abitualmente interviene nella distribuzione dei tickets /buoni pasto.   
Si richiama, pertanto, codesta Azienda, ad una più corretta ed idonea organizzazione al fine di  garantire il rispetto dei tempi di distribuzione dei buoni pasto stessi.

     Scrivente O.S. intende, inoltre, porre all’attenzione la problematica della rivalutazione del valore del ticket/buono pasto stesso. In base alle condizioni del precedente contratto di fornitura dei buoni pasto, questo veniva percepito con un valore nominale di 5,16 € che, al netto della quota trattenuta in busta paga, assumeva un valore reale di € 4,13. Con la delibera n.587 del 26.11.2013 u.s., viene approvato di “ristabilire il valore del buono pasto in  4,13 senza decurtazione alcuna dagli stipendi dei dipendenti”.

    Questa O.S. tenuto conto delle sempre più difficili condizioni di vita in cui versano i lavoratori e le lavoratrici a causa, anche, dell’aumento dei prezzi, in particolar modo dei beni di largo consumo, che causano una grave erosione dei già esigui ed inadeguati salari e stipendi, ribadisce come già evidenziato in precedenti note, (v. note del 25/08/2008 Prot. Az. n° 68954 e del 21/05/2012, Prot. Az. n° 44918, l’opportunità che l'Azienda valuti alcune soluzioni che consentano di assegnare ai dipendenti un buono pasto con un valore reale, effettivo di € 5,16.

  Si ribadisce che tale proposta, pur  tenendo conto delle difficoltà  economico/finanziarie e di bilancio troverebbe ragione nel fatto che le società/ditte fornitrici, nelle gare di appalto per la fornitura dei suddetti tickets, offrono uno sconto sul valore nominale dei buoni pasto e l’Azienda potrebbe considerare tale sconto a totale beneficio dei dipendenti, riconoscendo agli stessi, appunto, un buono del valore effettivo di  € 5, 16. Si fa presente, inoltre, che  il valore del buono di € 4,13 risulta, peraltro, nettamente inferiore al limite dei  7,00 € indicato dalla legge 135/2012 – spending review per il valore nominale dei buoni da corrispondere ai dipendenti pubblici.

  A questa ipotesi potrebbe aggiungersi, come già segnalato nella nota del 12/02/2013 Prot. Asl Rm/D  n° 14296, anche la possibilità dell’utilizzo di parte delle somme provenienti dai fondi di “natura privatistica” a disposizione dell’Azienda, che possono essere destinati all’acquisto di beni e servizi, come lo sono, appunto, i tickets buono pasto.

  Scrivente O.S. è ben consapevole delle oggettive difficoltà economico/finanziarie in cui le Aziende USL sono costrette ad  operare a causa delle disposizioni legate ai Piani di Rientro , alla Spending review e alla Legge di Stabilità e alle esigenze di risparmio cui queste debbono rispondere, tuttavia rileva che, tutto ciò, oltre a definanziare e depotenziare ulteriormente lo stato delle strutture e dei servizi socio sanitari, sta ricadendo pesantemente sulle già difficili condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.

 Questa O.S. ritiene, pertanto, doveroso verificare la possibilità di realizzare e adottare tutte le iniziative e gli strumenti utili e necessari al fine di potere andare incontro alle esigenze, ai bisogni e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, oggi fortemente aggrediti dalle scelte e dalle politiche economico/finanziarie in atto.

A tal fine si auspica un sollecito e positivo riscontro.

Distinti saluti

Prot. Asl Rm/D
n° 107006 del 6/12/2013
                                                                   
   p. Il Cobas Asl Rm/D 
 le/i Delegate/i R.S.U.
   Corrado Minioto – Cesare Morra – Claudia Piermaria