sabato 23 settembre 2017

Problematiche spogliatoi personale Ospedale G. B. Grassi.



Al Commissario Straordinario Asl Rm3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Diretto U.O.C. Direzione Medica di Presidio
Ospedaliero Unico
Dr.ssa Maria Grazia Budroni
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Aldo Benevelli
Al Dirigente U.O.C. S.Pre.S.A.L.
Dr.ssa Orietta Angelosanto
Al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Dr. Maurizio Carrozzi
Al Dirigente Medico U.O.C Area Funzionale Staff alla
Direzione Generale – Medico Competente
Dr. Domenico Follacchio
Al Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie
Dr.ssa Gigliola Martinelli
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro

E,p.c.  Ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RS                                       

 
                Scrivente O.S ha già avuto modo di segnalare più volte (v. note del 22.01.2013, Prot. n°7062, del 20.02.2015 Prot. 15133 e del 16.06.2015, Prot. n°48206) alla Direzione Aziendale,  al servizio S.Pre.S.A.L. e al Servizio di Prevenzione e Protezione della Asl, la situazione riguardante le pessime condizioni igieniche e climatiche degli spogliatoi presso il P.O. G.B. Grassi, con particolare riferimento a quello del personale femminile.
              A seguito di tali segnalazioni che, peraltro, avrebbero visto l’interessamento anche di altre OO.SS., sarebbero state effettuate delle verifiche da parte dello S.Pre.S.A.L.. e del Servizio di Prevenzione e Protezione.
              Ci si chiede, a tale proposito, se tali verifiche siano state effettivamente effettuate e in tal caso quale esito abbiano prodotto e se sussistano relazioni su quanto eventualmente evidenziato.

              E’ risultato tutto in regola?  Soprattutto, ci si chiede, perché non si è intervenuto?
               La scrivente O.S. non può non segnalare come, a tutt’oggi, non risultino effettuati quei necessari interventi atti a rimuovere la grave condizione di degrado e di abbandono in cui versano i suddetti locali, che sono causa di notevoli disagi, difficoltà e malessere per le lavoratrici che li utilizzano quotidianamente.
               All’interno dei locali suddetti, infatti, come già in precedenza segnalato, risulta non essere assicurata una corretta ed idonea areazione nonché le necessarie temperature e, di conseguenza, un’adeguata ed idonea climatizzazione dei locali, sia nei  periodi invernali, per il gran freddo, sia in quelli estivi, a causa del calore soffocante.
                All’interno dei locali suddetti persisterebbero, inoltre, non solo scarse ed inidonee condizioni di pulizia e sanificazione ambientale, ma, gli stessi, sarebbero avvolti spesso da miasmi dovuti probabilmente al malfunzionamento e/o all’inidoneo sistema fognario.
                   Scrivente O.S. chiede, pertanto, che vengano effettuate con carattere di urgenza tutte le verifiche e i sopralluoghi per realizzare in tempi brevi tutti gli interventi necessari atti ad assicurare quelle condizioni di igiene, di salubrità, nonché di decoro, che necessariamente devono mantenersi nei luoghi di lavoro (art. 64 – DLgs 81/08). Questo per realizzare quei requisiti previsti, indicati ed imposti, sempre dal DLgs  81/08 – allegato IV, a tutela, non solo della salute e della sicurezza, ma dei diritti e  della dignità stessa delle lavoratrici e dei lavoratori.
Distinti saluti                                                        

p. il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra –  Paolo Paolacci - Claudia Piermaria

Prot. Asl Rm3
n. 58854 del 12.09.2017              

mercoledì 30 agosto 2017

Richiesta predisposizione atti per l’attribuzione Fascia Economica Superiore Comparto e corresponsione Produttività.



Al Commissario Straordinario
Dr. Giuseppe Legato
Al  Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al  Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
E,p.c.  Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU

                La scrivente O.S., con la presente, in relazione alla Progressione Economica Orizzontale per l’attribuzione della Fascia Economica Superiore, ritiene opportuno e necessario promuovere sin d’ora un confronto con le OO.SS. e la RSU e avviare, al contempo, tutte le opportune iniziative e procedure organizzative e tecnico/amministrative per la predisposizione di nuovi Bandi di Selezione per il personale del Comparto con decorrenza dal 01 gennaio 2018.
               Ricordiamo che il personale dipendente del Comparto, che ha acquisito almeno due anni di anzianità nella propria Fascia Economica, ha diritto a partecipare ai bandi per l’attribuzione della Fascia Economica Superiore.
              Si fa richiesta, con l’occasione, relativamente all’eventuale residuo del Fondo Fasce anno 2016 che, come previsto dal C.C.N.L. Sanità (Art. 39 1998/2001), il suddetto venga corrisposto a tutto il Personale del Comparto, a titolo di Produttività, nel mese di Ottobre 2017 in aggiunta al saldo Produttività 2016, come garantito dalla stessa Direzione Aziendale nell’ultimo incontro con la RSU.
             Si chiede, infine, di conoscere l’intendimento della Direzione Aziendale in merito all’acconto della produttività 2017 che nel mese di giugno u.s. non è stato corrisposto perché, a detta della stessa Direzione Aziendale, non erano stati raggiunti gli obiettivi minimi.
         
 Si ritiene, questo, eventualmente, elemento che richiama responsabilità della stessa Amministrazione, che non può e non deve ricadere sui diritti acquisiti dalle lavoratrici e dai lavoratori che operano sempre più in condizioni di disagio e difficoltà.
        
 Se ne chiede, pertanto, l’immediata corresponsione economica.

            In attesa di un Vostro riscontro in merito a quanto sopra esposto, si inviano Distinti saluti.

p. Il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria

Prot. Asl Rm3
n. 56146 del 30.08.2017

martedì 29 agosto 2017

Segnalazione problematiche e criticità Poliambulatorio di Fregene – Distretto Sanitario Comune di Fiumicino.



Al Commissario Straordinario
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore del Dipartimento Cure Primarie e
Integrazione Socio Sanitaria
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al Direttore f.f. Distretto Sanitario Comune di Fiumicino
Dr. Filippo Muscolo
Alla Dirigente Responsabile Poliambulatorio di Fiumicino - Fregene
Dr.ssa Maria Letizia Eleuteri
Alla CPSE Del Poliambulatorio di Fiumicino e Fregene
Dr.ssa Donatella Dori
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro

E,p.c.   Al Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione
Dr. Maurizio Carrozzi
Al Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie
Dr.ssa Giliola Martinelli
Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU

              La scrivente O.S. intende segnalare, con la presente, alcune problematiche e criticità presenti presso il Poliambulatorio Asl Rm3 di Fregene, Distretto Sanitario Comune di Fiumicino.

             Le problematiche e le criticità riscontrate riguardano sia un’inadeguata disposizione e dislocazione degli spazi che gli aspetti organizzativo gestionali, nonché la carenza di stanze (v. anche bagno utenti), di strumenti, attrezzature e immobili necessari a garantire adeguati livelli di decoro e di assistenza, la cui assenza rappresenta, non solo elemento di difficoltà e di disagio per gli operatori sanitari che lì vi operano, ma nocumento stesso per quei processi di assistenza e di cura che dovrebbero sempre garantire, nei confronti dei cittadini utenti che vi si rivolgono, le più idonee, adeguate ed umane condizioni ambientali, di igiene e di sicurezza.

              Si ricorda che all’interno del Poliambulatorio di Fregene vengono svolte diverse attività tra queste, in particolar modo, viene svolta l’effettuazione dei prelievi ematici per analisi di laboratorio.
Risulta, a tale proposito, l’inadeguatezza, se non l’assenza, proprio di quegli arredi necessari all’effettuazione dei prelievi:
mancanza di una poltrona reclinabile; di un carrello porta provette con annesso contenitore porta aghi e di un apposito sgabello regolabile per l’operatore dedito ai prelievi.




Attualmente, infatti, per l’effettuazione del prelievo ematico, l’utente viene fatto accomodare su una sedia di ferro sprovvista di braccioli e ciò comporterebbe che, per compiere l’esame, le operatrici e gli operatori debbano far poggiare il braccio dell’utente su un lettino, ma ciò implica il fatto che, questi, trovandosi dall’altra parte del lettino e, quindi, in maniera opposta all’utente, si trovino nella difficoltà, se non nell’impossibilità, di intervenire tempestivamente laddove il paziente dovesse avere un malore, cosa, come è risaputo, altamente probabile.
            
             Si fa presente, inoltre, che nella stessa stanza dove vengono effettuati i prelievi ematici, nonostante la presenza all’interno del Poliambulatorio di altre due stanze, si svolgono svariate altre attività tra le quali: medicazioni con agenda ordinaria e agenda di continuità ambulatoriale (quest’ultima sprovvista di regolamentazione di giorni, tempistiche ed orari), terapia iniettiva, terapia infusionale, medicazioni, fasciature, cateterismo vescicale nonché il ritiro dei referti ematici.
             Tale situazione determina, a causa della concomitanza degli orari, accavallamento e sovrapposizione delle suddette attività con conseguenti, inevitabili disagi e difficoltà per i cittadini/utenti e per gli operatori stessi che hanno la necessità di consegnare i referti agli utenti tutti i giorni, in un’ampia fascia oraria (10.30/12.30). Ciò, peraltro, rende anche difficile poter garantire e tutelare la privacy e la riservatezza dell’utente che spesso si trova nella condizione di essere svestito durante la visita e, quindi, esposto a chiunque si trovi ad aprire involontariamente la porta della stanza.
              La sovrapposizione delle attività e la concomitanza degli orari investe anche la delicata questione della pulizia e della sanificazione degli ambienti che, se non svolti puntualmente e in maniera accurata ed adeguata, può rappresentare un rischio per la salvaguardia delle condizioni igienico sanitarie e della stessa salute delle persone (Operatori e Utenti).    
               La pulizia e la sanificazione degli ambienti sanitari, infatti, svolgono un ruolo ed una funzione importante, non solo per il significato che, queste, ricoprono nell’ambito del comfort alberghiero (decoro, pulizia, ecc.), ma, soprattutto, per le implicazioni di ordine igienico-sanitario che influiscono sulla qualità delle prestazioni erogate e sull’efficienza ed efficacia nell’organizzazione dei servizi.
              La scrivente O.S. auspica, pertanto, l’immediato interessamento ed impegno, da parte di codesta Direzione aziendale, per adottare, attivare e realizzare quei necessari interventi di verifica e di controllo in merito alle problematiche e alle criticità sopra rappresentate atti a dare e rendere efficienti ed efficaci i servizi erogati anche nel rispetto delle normative e della legislazione esistente (v. D.Lgs n° 81/2008).
Ciò si ritiene necessario ed urgente al fine di poter meglio garantire sia livelli quantitativi/qualitativi adeguati delle prestazioni, sia decoro e dignità ad un servizio importante per la popolazione di un Territorio, quello del Comune di Fiumicino, in continua espansione, già, peraltro, fortemente carente di Servizi Socio Sanitari Pubblici.

Distinti saluti

                                                    
p. Il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria



Prot. Asl Rm3
n. 54282 del 17.08.2017

Segnalazione detergenti lavapadelle.



Al Commissario Straordinario Asl Rm3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Diretto U.O.C. Direzione Medica di Presidio
Ospedaliero Unico
Dr.ssa Maria Grazia Budroni
Al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Dr. Maurizio Carrozzi
Al Dirigente Medico U.O.C Area Funzionale Staff alla
Direzione Generale – Medico Competente
Dr. Domenico Follacchio
Al Dirigente U.O.C. Approvvigionamenti
Dr.ssa Diana Pasquarelli
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro

E,p.c.  Ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU
 
               La scrivente O.S, con la presente, intende rappresentare un problema del quale è venuta a conoscenza.
               Secondo alcune informazioni pervenuteci risulterebbe che all’interno di alcuni reparti del P.O. G.B. Grassi verrebbe utilizzato detergente per lavapadelle in contenitori riportanti la scadenza del 2010.

                Si ricorda che l’uso di detergenti ha la funzione di ridurre il numero di contaminanti batterici e, di conseguenza, quella di garantire maggiori livelli di sicurezza contro la contaminazione su oggetti e superfici da germi che potrebbero, se non eliminati, comportare gravi infezioni sia agli operatori, che alle persone ricoverate presso le strutture e i presidi ospedalieri.

               La Scrivente O.S. chiede, al fine di poter prevenire e garantire le norme igieniche più efficaci nella prevenzione delle infezioni, nonché la tutela e la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari, la verifica del materiale e dei macchinari impiegati e l’efficacia dei prodotti utilizzati.

Distinti saluti
p. Il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.  
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria  

Prot. Asl Rm3
n. 54041 del 14.08.2017

Esecuzione lavori edilizi presso la Direzione Generale di Casal Bernocchi.



                                                       
Al Commissario Straordinario Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Amministrativo Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al Dirigente U.O.C. Risorse Tecnologiche e Patrimonio
Ing. Domenico Di Nino
Al Responsabile Aziendale delle Relazioni Sindacali
Dr. Filippo Coiro

e,p.c.   Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU
                                                                     



                  La scrivente O.S. è venuta a conoscenza dell’effettuazione di alcuni lavori edilizi presso la Sede della Direzione Generale di Via di Casal Bernocchi.
               
                 I lavori che, ci risultano, essere in via di esecuzione presso il VI piano della Direzione Generale riguarderebbero i locali dove è attualmente collocata la Direzione Sanitaria per l’”adeguamento/ampliamento” degli stessi e la realizzazione, all’interno, di un bagno e di un impianto idrico-sanitario. Tali interventi edilizi sembra avrebbero anche comportato modifiche nell’assetto dei vani precedentemente esistenti.
                
Considerato che, nel suddetto piano, risultano già esserci un numero sufficiente di servizi igienici in rapporto al Personale e ai Dirigenti presenti e, tenuto altresì conto, che risulterebbero già stati effettuati, in un passato, anche recente, proprio al sesto piano, analoghi interventi, ci si domanda a quali criteri ed esigenze corrispondano tali lavori.  
Questi, infatti, non possono non suscitare perplessità soprattutto se messi in relazione alle reali ed effettive necessità e priorità riguardanti lavori ed interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che sarebbero necessari in molte Strutture e Servizi dell’Asl Rm/3, ivi compresa la sede aziendale di Casal Bernocchi.

               Basterebbe solo ricordare, come già più volte segnalato da questa O.S., attraverso note formali (v. tra le altre le note del 20.07.2010, Prot. Az. n. 68132 e del 17.03.2017, Prot. Az. n. 18812) le problematiche riguardanti la climatizzazione/microclima degli Uffici di Casal Bernocchi, ma non solo, dovuti ad un inadeguato ed insufficiente sistema di areazione che determina non poche difficoltà e disagi agli operatori e agli stessi utenti. Si ricorda, a tale proposito, come le normative in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ( D.Lgs n° 81 del  9 aprile 2008 ) stabiliscono la necessità che negli ambienti di lavoro venga garantita aria salubre e una temperatura adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro.

Alla luce di ciò ci si domanda se, per l’effettuazione di lavori ed interventi, dei quali non si comprende e non si conosce la reale necessità, siano stati eseguiti preventivamente i necessari rilievi tecnici e se siano stati formalmente autorizzati secondo le normali procedure tecnico/amministrative, tenuto conto anche dei costi e dell’impegno economico necessari, poiché non risulterebbero, in tal senso, comunicazioni, provvedimenti e atti deliberativi indicanti l’impegno di spesa sostenuto.

Scrivente O.S. coglie l’occasione per sottolineare come si renda sempre più necessaria ed urgente una verifica tecnica nell’insieme delle Strutture e dei Servizi Socio-Sanitari dell’Asl Rm/3 al fine di poter programmare, e poi realizzare, quei necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a garantire la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ( D.Lgs n° 81 del  9 aprile 2008 ).

Scrivente O.S., infine, intende evidenziare la necessità di pervenire, in relazione anche agli spazi che si sono resi disponibili negli ultimi anni, in virtù di una progressiva diminuzione di Risorse Umane e Professionali,  ad una razionalizzazione e riorganizzazione degli spazi e delle stanze della sede aziendale di Casal Bernocchi in grado di dare adeguata ed idonea collocazione ai vari Uffici, sia ai fini di una maggiore operatività e funzionalità che per un più adeguato assetto operativo. 

Distinti saluti.




p. il Cobas Asl Rm3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria   



Prot. Asl Rm3
n. 52586 del 7 Agosto 2017

mercoledì 12 luglio 2017

NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?!!


Ora c'è anche chi, dopo che, in tutti questi anni, si è reso responsabile, attraverso silenzi, connivenze e complicità di tutte le scelte e le decisioni (v. Contratti, ma non solo) portate avanti sulla pelle e sulle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, prova a far passare come una conquista "l'indennità di turnetto".
Non facciamoci ingannare...
La salute, il rischio e le condizioni di vita e di lavoro non possono e non debbono essere monetizzate.
Se "Lor Signori" se ne fregano, se si continua a lavorare in condizioni e a ritmi di lavoro insostenibili e  disumani e se, per questo, spesso, ci si ammala, se pensano che basti uno "zuccherino"  per sopportare ciò che è inumano ed ingiusto rendendoti, di fatto,  uno  schiavo....
Non ringraziarli, ma ribellati!!!
    NO allo SFRUTTAMENTO
SI al rispetto dell'orario di lavoro (L.161/14).
NO alla privatizzazione

SI alla difesa del Diritto alla Salute e del Servizio Socio Sanitario Pubblico

1 Luglio 2017      

Cobas Asl Rm/3

OLTRE IL DANNO LA BEFFA!!!



            Con la Legge Gelli dell'8 marzo 2017, n. 24, diviene obbligatoria l'assicurazione per i rischi professionali.
           In pratica le lavoratrici e i lavoratori che lavorano nei Servizi Socio Sanitari Pubblici con ritmi e condizioni di lavoro indecorosi che ne mettono a rischio la loro stessa salute, per "tutelarsi", devono fare, a loro spese, un'assicurazione obbligatoria.
          Tutto questo nel silenzio complice e omertoso dei Collegi professionali e delle GRANDI Organizzazioni sindacali che invece che opporsi a questa vergogna colgono l'occasione per trarne "profitto" offrendo ai loro iscritti pacchetti sconti ( chi offre di più?!!!) peraltro facendo credere che li stanno anche tutelando; ma non dicono tutta la verità perché debbono ancora essere emanati i Decreti attuativi per poter capire bene la questione dell'obbligatorietà.
          Non c'è limite all'indecenza, ma quando i Diritti si trasformano in merce i mercanti si fanno concorrenza dividendosi la torta...
         Questa vergogna, pensiamo, sia un altro favore alle assicurazioni e ai sindacati complici che già da tempo hanno smesso di difendere realmente i lavoratori trasformandosi, per proprio tornaconto, in soggetti di servizio e, pertanto, riteniamo che questo ulteriore inganno vada respinto.
        Vogliono farci credere che tutto questo sia normale....
NO, QUESTA NON È LA NORMALITÀ
È SOLO LA LOGICA E IL FRUTTO DEL VOSTRO SQUALLIDO SISTEMA DI POTERE...
VERGOGNATEVI!!!

Cobas Asl Rm3