mercoledì 22 febbraio 2017

Deliberazioni n° 38 e 39 del 23/01/2017 “Approvazione procedure per il conferimento delle Posizioni Organizzative e dei Coordinamenti - Osservazioni e criticità.



Al Commissario Straordinario Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Amministrativo Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario f.f. Asl Roma 3
D.ssa Daniela Sgroi
  Al Resp. Aziendale delle Relazioni Sindacali
Dr. Filippo Coiro

e, p.c.    Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU

             La scrivente O.S., in riferimento alle Deliberazioni del 23.01.2017, n° 38: “Approvazione procedura per il conferimento delle funzioni di Coordinamento” e la n° 39: “Approvazione procedura per il conferimento, la revoca e la graduazione degli incarichi di Posizione Organizzativa”, fa presente che, in merito alle stesse, si evidenziano alcuni elementi palesemente discordanti, se non propriamente illegittimi, che apparrebbero in netto contrasto con quanto previsto dalle vigenti normative giuridico/legislative in ambito lavorativo.

            Infatti si rileva, all’interno dei relativi allegati, (punto 5.5 Deliberazione n°38) e (punto 5.6 Deliberazione n°39) che coloro che ricoprono incarichi di Posizione Organizzativa e di Coordinamento, nell’eventualità di eccedenze orarie che, come previsto dalle attuali normative giuridico/contrattuali, non potranno essere remunerate, né recuperate.

           Tale impostazione se pure trova una legittima motivazione per quanto riguarda la remunerazione, evidenzia, in ogni caso, elementi contrastanti con le normative contrattuali e di legge (v. orario di lavoro e CCNL), in quanto introduce, di fatto, un arbitrario aumento dell’orario di lavoro con conseguente aggravio dei carichi, ritmi e tempi lavorativi che andrebbero ad appesantire, se non a ledere, le condizione di vita e di lavoro di quelle lavoratrici e quei lavoratori direttamente interessati, con il rischio di pesanti ricadute sulla propria vita familiare e sociale che finirebbe per essere inevitabilmente trascurata per la difficoltà di conciliare i tempi  di vita e di lavoro. Tale impostazione, peraltro, rischia di rappresentare anche elemento di “ricatto”, di pressione, nonché “influire” e/o “condizionare” in modo negativo sulle valutazioni delle lavoratrici e dei lavoratori nel caso si dovessero trovare nell’oggettiva impossibilità di prolungare l’orario di lavoro.

Scrivente O.S., nel ritenere, pertanto, che tale impostazione sia in aperto contrasto con le normative contrattuali e di legge, chiede la modifica e la cancellazione del punto relativo all’impossibilità di recupero di quelle ore eventualmente eccedenti per quelle lavoratrici e per quei lavoratori che ricoprono incarico di Posizione Organizzativa e di Coordinamento.

Si chiede, in caso contrario, onde evitare possibili contenziosi giuridico/legali, di indicare a quale normativa di legge tale impostazione sia stata ispirata.

Per quanto riguarda, inoltre, la Delibera n°38, riguardante le funzioni di Coordinamento, scrivente O.S. esprime ulteriore perplessità in merito al punto 5.8, laddove viene definita la griglia degli indicatori adottati per l’attribuzione dell’indennità relativa alla parte variabile di coordinamento.
Si fa notare, infatti, che gli indicatori adottati non sembrerebbero corrispondere in modo adeguato ed esaustivo ai vari livelli di difficoltà organizzative e alle complessità in cui si trovano ad operare i Coordinatori di diverse Unità Operative, in particolar modo, in quelle attività dove è divenuto notevole il ricorso alle esternalizzazioni.
Infatti, tali attività costituiscono, in ogni caso, parte integrante delle attività di istituto e di assistenza dell’Azienda e, quindi, non escludono l’esercizio e le funzioni di coordinamento e di organizzazione che, in questo caso, comportano e richiedono, di fatto, responsabilità dirette relativamente al controllo, nonché alla verifica delle funzioni svolte.
            La Scrivente O.S. coglie l’occasione, infine, per sottolineare ancora una volta (v. nota Prot. Asl Rm3 n° 21933 del 21/03/2016), in merito alla revisione delle Posizioni Organizzative e dei Coordinamenti (v. anche riduzione), prevista e compresa nel mandato  delle Direzioni Aziendali (DCA n°34/2010 e DCA n° 49/2010) e che, peraltro, è stata più volte annunciata (v. Trattanti del 04/06, 03/12/2014 e 24/02/2019), a tutt’oggi la stessa risulta ancora non essere stata attuata determinando, in questo modo, tenuto conto che il Finanziamento delle indennità previsto per le Posizioni Organizzative grava sullo stesso fondo del Comparto, l’oggettiva impossibilità di implementazione delle risorse da destinare al Fondo per la Progressione Economica Orizzontale (Fasce), considerato che, l’ammontare del fondo e delle risorse da destinare al finanziamento delle indennità previste per le Posizioni Organizzative dovrebbe essere oggetto, come previsto dalle attuali normative contrattuali e di legge, della contrattazione collettiva integrativa.

Appare, inoltre, alquanto singolare, nelle modalità e nella tempistica, la previsione di una decadenza delle attuali Posizioni Organizzative fissata per il 30 aprile p.v. come indicato nella comunicazione del Commissario Straordinario (v. nota, Prot. 9194 del 09.02.2017) quando risulta non essere stata ancora indicata e comunicata formalmente la nuova proposta di istituzione delle P.O., malgrado che, nella Trattante del 24.02.2016, fossero stati annunciati e dichiarati l’intenzione e l’impegno di indire apposito bando entro maggio 2016.

In assenza di ciò, riteniamo, possa venire a crearsi un vuoto organizzativo gestionale con inevitabili ricadute, disagi e disservizi nelle varie Unità Operative.  
           
Ci si domanda, dunque, quando e come verranno rese note le nuove Posizioni Organizzative, con evidenza delle riduzioni operate?  Saranno indicati i criteri e le ragioni in base ai quali verranno individuate le nuove P.O. e verranno indicate con chiarezza quali verranno eventualmente abolite?

Scrivente O.S. nel segnalare quanto sopra rappresentato, dichiara che si riserva di intraprendere ulteriori iniziative qualora venissero segnalate e riscontrate incongruenze, anomalie e/o violazioni delle norme giuridico/contrattuali in essere.

    
Distinti saluti

p. il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria

Prot. Asl Rm3
n°9944 del 13.02.2017

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