martedì 29 agosto 2017

Segnalazione problematiche e criticità Poliambulatorio di Fregene – Distretto Sanitario Comune di Fiumicino.



Al Commissario Straordinario
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore del Dipartimento Cure Primarie e
Integrazione Socio Sanitaria
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al Direttore f.f. Distretto Sanitario Comune di Fiumicino
Dr. Filippo Muscolo
Alla Dirigente Responsabile Poliambulatorio di Fiumicino - Fregene
Dr.ssa Maria Letizia Eleuteri
Alla CPSE Del Poliambulatorio di Fiumicino e Fregene
Dr.ssa Donatella Dori
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro

E,p.c.   Al Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione
Dr. Maurizio Carrozzi
Al Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie
Dr.ssa Giliola Martinelli
Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU

              La scrivente O.S. intende segnalare, con la presente, alcune problematiche e criticità presenti presso il Poliambulatorio Asl Rm3 di Fregene, Distretto Sanitario Comune di Fiumicino.

             Le problematiche e le criticità riscontrate riguardano sia un’inadeguata disposizione e dislocazione degli spazi che gli aspetti organizzativo gestionali, nonché la carenza di stanze (v. anche bagno utenti), di strumenti, attrezzature e immobili necessari a garantire adeguati livelli di decoro e di assistenza, la cui assenza rappresenta, non solo elemento di difficoltà e di disagio per gli operatori sanitari che lì vi operano, ma nocumento stesso per quei processi di assistenza e di cura che dovrebbero sempre garantire, nei confronti dei cittadini utenti che vi si rivolgono, le più idonee, adeguate ed umane condizioni ambientali, di igiene e di sicurezza.

              Si ricorda che all’interno del Poliambulatorio di Fregene vengono svolte diverse attività tra queste, in particolar modo, viene svolta l’effettuazione dei prelievi ematici per analisi di laboratorio.
Risulta, a tale proposito, l’inadeguatezza, se non l’assenza, proprio di quegli arredi necessari all’effettuazione dei prelievi:
mancanza di una poltrona reclinabile; di un carrello porta provette con annesso contenitore porta aghi e di un apposito sgabello regolabile per l’operatore dedito ai prelievi.




Attualmente, infatti, per l’effettuazione del prelievo ematico, l’utente viene fatto accomodare su una sedia di ferro sprovvista di braccioli e ciò comporterebbe che, per compiere l’esame, le operatrici e gli operatori debbano far poggiare il braccio dell’utente su un lettino, ma ciò implica il fatto che, questi, trovandosi dall’altra parte del lettino e, quindi, in maniera opposta all’utente, si trovino nella difficoltà, se non nell’impossibilità, di intervenire tempestivamente laddove il paziente dovesse avere un malore, cosa, come è risaputo, altamente probabile.
            
             Si fa presente, inoltre, che nella stessa stanza dove vengono effettuati i prelievi ematici, nonostante la presenza all’interno del Poliambulatorio di altre due stanze, si svolgono svariate altre attività tra le quali: medicazioni con agenda ordinaria e agenda di continuità ambulatoriale (quest’ultima sprovvista di regolamentazione di giorni, tempistiche ed orari), terapia iniettiva, terapia infusionale, medicazioni, fasciature, cateterismo vescicale nonché il ritiro dei referti ematici.
             Tale situazione determina, a causa della concomitanza degli orari, accavallamento e sovrapposizione delle suddette attività con conseguenti, inevitabili disagi e difficoltà per i cittadini/utenti e per gli operatori stessi che hanno la necessità di consegnare i referti agli utenti tutti i giorni, in un’ampia fascia oraria (10.30/12.30). Ciò, peraltro, rende anche difficile poter garantire e tutelare la privacy e la riservatezza dell’utente che spesso si trova nella condizione di essere svestito durante la visita e, quindi, esposto a chiunque si trovi ad aprire involontariamente la porta della stanza.
              La sovrapposizione delle attività e la concomitanza degli orari investe anche la delicata questione della pulizia e della sanificazione degli ambienti che, se non svolti puntualmente e in maniera accurata ed adeguata, può rappresentare un rischio per la salvaguardia delle condizioni igienico sanitarie e della stessa salute delle persone (Operatori e Utenti).    
               La pulizia e la sanificazione degli ambienti sanitari, infatti, svolgono un ruolo ed una funzione importante, non solo per il significato che, queste, ricoprono nell’ambito del comfort alberghiero (decoro, pulizia, ecc.), ma, soprattutto, per le implicazioni di ordine igienico-sanitario che influiscono sulla qualità delle prestazioni erogate e sull’efficienza ed efficacia nell’organizzazione dei servizi.
              La scrivente O.S. auspica, pertanto, l’immediato interessamento ed impegno, da parte di codesta Direzione aziendale, per adottare, attivare e realizzare quei necessari interventi di verifica e di controllo in merito alle problematiche e alle criticità sopra rappresentate atti a dare e rendere efficienti ed efficaci i servizi erogati anche nel rispetto delle normative e della legislazione esistente (v. D.Lgs n° 81/2008).
Ciò si ritiene necessario ed urgente al fine di poter meglio garantire sia livelli quantitativi/qualitativi adeguati delle prestazioni, sia decoro e dignità ad un servizio importante per la popolazione di un Territorio, quello del Comune di Fiumicino, in continua espansione, già, peraltro, fortemente carente di Servizi Socio Sanitari Pubblici.

Distinti saluti

                                                    
p. Il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria



Prot. Asl Rm3
n. 54282 del 17.08.2017

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